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Orto collettivo e dintorni
Carissimi, sabato mattina sono stato all’orto che ho trovato in ottima forma grazie al lavoro di Mario che lo tratta con i guanti .
Io sinceramente non riesco a tenere così bene l’orto parrocchiale soprattutto nella pulizia dei vialetti, ma non mi lamento perchè mi dà grandi soddisfazioni.
Anche al parrocchiale ci sono stati problemi con i temporali che mi hanno quasi abbattuto il prugno. Ho dovuto fare un intervento drastico di potatura perdendo il raccolto di quest’anno ma credo di aver salvato l’albero. Al collettivo il tempaccio si è accanito sul melograno che abbiamo piantato come primo atto cinque anni fa. Ma è normale che il melograno soffra perchè è delicato. Le foglie si riempiono di acqua e appesantiscono la pianta che si sbilancia e si sradica. Nel 1988, alla nascita di mio figlio Marco, avevo piantato un melograno che ho dovuto rialzare tre volte. Ora è adulto e non ha più problemi, per fortuna.
Ho raccolto al collettivo un mazzetto di carote che sono buonissime. Raccomanderei di prenderle e mangiarle che così si dà spazio a quelle che rimangono di svilupparsi meglio. Sono da raccogliere anche le patate perchè ormai la parte vegetale è quasi scomparsa e non crescono più. Presto va raccolto anche l’aglio al quale Angelo ha imbrogliato le cime come si usa, ma ormai è da godere. Anche l’utilizzo dei prodotti dell’orto è importante e bisogna dedicargli energie e pensieri. Vi ricordate Raffaele che portava a casa tutto?.
Un abbraccio a tutti.
Umberto