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Manifesto di Lotta alla Povertà Alimentare
Nel corso della conferenza di chiusura del progetto “Povertà Alimentare e Food Policy Locali” che si è tenuta domenica 29 settembre a Corsico è stato presentato il “Manifesto di Lotta alla povertà alimentare”, scritto sulla base degli spunti emersi nei workshop territoriali ed istituzionali del progetto ‘Povertà alimentare e Food Policy locali” e del colloquio con i cittadini del territorio con cui siamo in relazione. Il manifesto, che riportiamo in calce a questo articolo, vuole sancire in modo chiaro un’allenaza per la lotta al problema della povertà alimentare in tutti suoi aspetti e con tutti gli strumenti che, anche all’interno del progetto, si sono rivelati efficaci.
Il manifesto è firmato dai partner di progetto Actionaid, BuonMercato, Forum Cooperazione e Tecnologia, il Coordinamento Genitori Democratici della Lombardia e l’O.d.V. La Speranza. E’ stato inoltre sottoscritto dal Circolo Legambiente di Corsico-Buccinasco, dal GAS di Buccinasco La Buccinella, dall’Associazione Ventunesimodonna, dall’Associazione culturale Van Ghè, dal DESR (Distretto di Economia Solidale e Rurale) del Parco Agricolo Sud Milano e dall’associazione Recup.
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Manifesto per la lotta alla povertà alimentare nel Corsichese
Premessa
Come associazioni e cooperative del Corsichese attive sul territorio e sottoscrittrici di questo manifesto, ci sentiamo animate da principi comuni di solidarietà, rispetto dell’ambiente, legalità e lavoro delle persone, sostegno alle realtà dell’economia solidale.
Le nostre comunità vivono in un territorio alle porte di uno dei più grandi parchi agricoli d’Europa, il Parco Agricolo Sud Milano, e ai confini della seconda città italiana per estensione di superficie agricola, Milano. Un territorio che può produrre buon cibo che dovrebbe essere alla portata di tutti.
Affermiamo che l’accesso a un cibo adeguato è un diritto di ogni cittadino. Per questo sono necessarie politiche e pratiche alimentari ispirate a principi di giustizia e solidarietà. Inoltre occorre contrastare le diseguaglianze socio-economiche che affliggono anche il nostro territorio, incidendo negativamente anche sui livelli di accesso adeguato al cibo da parte delle persone povere con impatti negativi sulla loro salute.
Avere diritto ad un cibo adeguato significa poter accedere ad un cibo che sia:
● sano, ovvero che abbia i valori nutrizionali in grado di garantire un adeguato sviluppo a seconda dell’età e dello stile di vita di chi ne usufruisce, coltivato senza l’uso di prodotti dannosi per la salute e preferibilmente con metodi di coltivazione biologica e raccolto nella stagione di maturazione;
● giusto, ovvero che sia prodotto nel rispetto del lavoro delle persone e nel rispetto della legalità;
● sostenibile, ovvero prodotto senza l’uso di prodotti dannosi per l’ambiente, che non debba essere spostato per lunghe distanze e quindi il più possibile locale, confezionato col minor uso possibile di imballaggi inquinanti, coltivato nella stagione naturale e quindi con ridotto consumo energetico per riscaldamento da serre;
● Accessibile, ovvero che le persone abbiamo i mezzi materiali (finanziari) e culturali per poter accedere ad un cibo di qualità.
La povertà alimentare
La povertà e l’esclusione sociale nel nostro territorio si esprimono anche attraverso la povertà alimentare ovvero l’incapacità delle persone di ottenere l’accesso ad un cibo sano. Ciò può essere dovuto alla mancanza di disponibilità di tale cibo nel territorio, mancanza di reddito e di infrastrutture, di conoscenza di corretti stili alimentari e capacità di produrre pasti sani. Pur non disponendo di dati precisi sulla dimensione di tale fenomeno, le statistiche sui livelli di povertà del nostro territorio e sul numero di persone che ricorrono agli Enti di assistenza alimentare ci restituiscono un quadro preoccupante, rispetto al quale le istituzioni e il territorio dovrebbero intervenire con rinnovato vigore.
Le numerose realtà di aiuto e solidarietà presenti sul nostro territorio testimoniano una sensibilità che, insieme all’intervento delle istituzioni, può rappresentare una risposta efficace al problema della povertà alimentare. A tal fine, tuttavia, è necessario mettere insieme le forze, costruire approcci innovativi e investire maggiori risorse umane e finanziarie al fine di garantire risposte efficaci nel lungo periodo.
Cosa proponiamo
Come firmatari di questo manifesto siamo convinti della necessità di promuovere azioni di contrasto alla povertà alimentare nel Corsichese, all’interno di una più ampia cornice di politiche alimentari nel territorio, come quella della Food Policy di Milano. A tal fine, riteniamo che tutti i soggetti del nostro territorio, dalle Amministrazioni pubbliche, alle scuole agli Enti di assistenza, debbano innovare l’approccio alla povertà alimentare attraverso modalità che sappiano coniugare solidarietà e giustizia, sostenibilità e inclusione.
Ribadiamo a tal fine l’importanza di:
● ascoltare i bisogni e le necessità delle persone che soffrono la povertà alimentare;
● cooperare tra le diverse realtà, superando auto-referenzialità e competizione nella convinzione che solo agendo insieme sia possibile promuovere il cambiamento;
● mobilitare risorse umane e finanziarie per fare della solidarietà un vero strumento di cambiamento.
A tal fine, ci impegniamo a portare avanti una serie di azioni coordinate, ognuno a partire dal proprio specifico ruolo, ma in spirito di collaborazione, mutualismo e solidarietà, per combattere la povertà alimentare e promuovere il diritto ad un cibo adeguato anche per i settori sociali più disagiati del nostro territorio.
Queste azioni potranno essere, tra le altre:
● azioni culturali, di formazione e di sensibilizzazione al diritto ad un cibo adeguato, a modelli nutrizionali e pratiche alimentari sostenibili come la riduzione al minimo degli sprechi;
● azioni di raccolta fondi, a sostegno della realizzazione di buone pratiche che siano un aiuto concreto alle persone in difficoltà nell’accesso al buon cibo, ad esempio attraverso l’acquisto di prodotti agricoli eco-compatibili che soddisfino i loro bisogni alimentari nel modo corretto;
● attività di pressione istituzionale dirette alle istituzioni locali dell’area metropolitana, a sostegno di decisioni che favoriscano interventi efficaci di contrasto alla povertà alimentare e di promozione del diritto al cibo e il sostegno alle buone pratiche per rafforzare un sistema alimentare locale, sostenibile e solidale;
● azioni di ricerca e innovazione per identificare e sperimentare nuove pratiche, politiche e modelli per la realizzazione del diritto al buon cibo adeguato per tutti, a partire da una migliore comprensione dei bisogni, delle problematiche e specificità del territorio.
Come firmatari di questo manifesto ci impegniamo a costituire un Consiglio del cibo del Corsichese: uno strumento di coordinamento tra i vari attori interessati al tema e di dialogo costante con le istituzioni e l’intero territorio, a partire dalla problematica specifica della povertà alimentare, ma con un orizzonte che guarda all’adozione e promozione di una politica alimentare equa e sostenibile nel Corsichese.
A tal proposito, avanziamo una serie di proposte per il contrasto alla povertà alimentare di breve-medio e lungo termine, frutto del percorso avviato con il progetto “Povertà alimentari e Food policy locali: percorsi di innovazione attraverso gli attori del cibo territoriali”, finanziato dalla Fondazione Cariplo e portato avanti da ActionAid, BuonMercato, La Speranza, Coordinamento Genitori Democratici Lombardia, Forum Cooperazione e Tecnologia.
Tali proposte sono:
● integrare alle iniziative di distribuzione di generi alimentari locali e di qualità alle persone con difficoltà economiche, attività di educazione alimentare (nutrizione, cucina, orticoltura) a sostegno dei beneficiari;
● sostenere l’acquisto di cassette alimentari da parte dei Gruppi di Acquisto Solidale da destinare alle famiglie povere, ad esempio attraverso l’utilizzo di voucher erogati dagli Enti locali, al fine di garantire anche ad esse l’accesso ad un cibo sano e di qualità;
● facilitare l’accesso ad una mensa gratuita alle fasce di popolazione in difficoltà;
● promuovere l’accesso agli orti da parte delle fasce di popolazione che soffrono la povertà alimentare e ad attività di formazione per nuovi ortisti;
● sostenere progetti di orti scolastici e di educazione alimentare nelle scuole;
● promuovere una mappatura del fenomeno della povertà alimentare, delle sue cause e conseguenze e delle fasce di popolazione più colpite al fine di definire politiche di contrasto più efficaci;
● sostenere gli spazi di partecipazione civica per la proposizione di politiche del cibo territoriali eque e sostenibili.