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Privatizzazione dell’acqua: a che punto siamo?
Venerdì 3 dicembre alle 21 al Saloncino La Pianta in Leopardi 7 a Corsico (MI), il Comitato Acqua Pubblica Corsichese (comitatoacquacorsico.blogspot.com), con il patrocinio del Comune di Corsico organizza un incontro per dicutere sui processi di privatizzazione dell’acqua in corso in Italia e in Lombardia.
Intervengono: -EMILIO MOLINARI E CLAUDIO JAMPAGLIA – AUTORI DEL LIBRO “SALVARE L’ACQUA”
-MARIA FERRUCCI – SINDACA DI CORSICO
-ROSELLA BLUMETTI – ASSESSORA ALL’AMBIENTE DI CORSICO
-FRANCO MIRABELLI – CONSIGLIERE REGIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO
coordina Maurizio Graffeo del Comitato Acqua Pubblica Corsichese
Per fare un dibattito anche con esponenti del centro destra erano stati invitati parlamentari e consiglieri regionali della Lega Nord ma nessuno di ha dato la disponibilità a partecipare.
PER L’ACQUA PUBBLICA STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI FINO AL REREFENDUM
-Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese
hanno firmato i tre quesiti referendari promossi dal Forum italiano
dei Movimenti per l’acqua e da una grandissima coalizione sociale
raccolta nel Comitato Promotore.
-Hanno posto la loro firma perché hanno capito che la battaglia per
l’acqua pubblica è una battaglia di civiltà, per la tutela e l’accesso
universale ad un bene comune. Concetti incompatibili con ogni forma di
privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla
vita.
-Per questo chiediamo alle forze politiche e istituzionali l’immediata
approvazione, comunque entro il 31.12.2010, di un provvedimento di
MORATORIA sulle scadenze previste dal “decreto Ronchi” e sulla
normativa di soppressione delle Autorità d’Ambito territoriale fino
alla data referendum, che chiediamo si svolga entro il 2011 anche in
caso di elezioni anticpate.
Qui (http://www.comune.corsico.mi.it/notizia.asp?id=2550) si può leggere il comunicato stampa del Comune di Corsico sul tema e qui di seguito l’aggiornamento sulla legge regionale lombarda sull’acqua rinviata al 23 dicembre.
Regione Lombardia: rinviato il voto della legge regionale sull’acqua!
Il Consiglio Regionale ne ridiscuterà il 23 dicembre; parziale vittoria dei Comitati per l’acqua pubblica.
La mobilitazione del Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’acqua pubblica, messa in atto attraverso la mailbombing sui consiglieri regionali e il presidio davanti al Pirellone, ha determinato il rinvio della votazione da parte del Consiglio Regionale della Lombardia del progetto di legge sui servizi idrici locali.
In occasione del dibattito di oggi, 30 novembre, in Consiglio Regionale, i Comitati per l’acqua pubblica hanno organizzato un presidio e un volantinaggio all’ingresso del Pirellone; il “pressing” è poi proseguito con la presenza di una delegazione del Coordinamento Regionale dei Comitati, composta da Roberto Fumagalli e Rosario Lembo, come auditori ai lavori del Consiglio.
Grazie al lavoro di ostruzionismo da parte dei Consiglieri di opposizione, con la presentazione di una serie di emendamenti (a partire da quelli proposti dal Coordinamento Regionale acqua pubblica), unita ad una puntuale contestazione sul merito e sull’urgenza del provvedimento, la discussione si è protratta per tutta la giornata, e verso sera i partiti della maggioranza hanno accolto la proposta di rinvio della messa in votazione del provvedimento alla prossima seduta del Consiglio Regionale fissata per il 23 dicembre.
A far maturare la decisione del rinvio ha concorso certamente l’azione costante di e-mail inviate dai comitati e dai cittadini, ma ha pesato anche la presenza al presidio di amministratori di Comuni lombardi. Il relatore della legge ha letto in aula l’Appello del Coordinamento regionale acqua pubblica e le ragioni della Manifestazione del 13 novembre; alcuni consiglieri dell’opposizione hanno letto in aula durante i loro interventi i messaggi di protesta inviati via e-mail da oltre 3 mila cittadini.
Nel merito delle obiezioni al provvedimento, le preoccupazioni sottolineate dai Consiglieri sono state quelle relative all’esproprio ai Comuni della titolarità del servizio idrico, all’obbligatorietà della messa a gara della gestione dell’acqua, alla mancata salvaguardia delle gestioni affidate a società totalmente pubbliche.
A questo punto, in preparazione della prossima seduta del 23 dicembre, si rende necessaria, accanto all’azione di monitoraggio e di vigilanza dei comitati e dei cittadini, una forte mobilitazione dei Sindaci nei confronti del Consiglio Regionale e delle forze politiche ivi rappresentante, per rivendicare con forza la titolarità dei Comuni rispetto ai modelli di affidamento e di gestione dei servizi idrici.
Il rinvio del voto tiene conto anche della possibilità che venga prorogata la soppressione delle Autorità ATO, anche in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sul ricorso presentato dalla Regione Veneto.
Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Pubblica
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